Materie Prime
Le materie prime sono i materiali grezzi utilizzati nei processi di lavorazione ( industriali, artigianali, ecc. ) per la fabbricazione di prodotti e beni finali. Si tratta di risorse naturali per le quali sussiste la possibilità tecnica e la convenienza economica di utilizzo. Dal punto di vista economico le materie prime sono un input del processo produttivo.
Le materie prime possono essere classificate in vari modi. Una delle principali classificazioni distingue le materie prime in:
Materie prime rinnovabili
Materie prime non rinnovabili
Le materie prime rinnovabili sono quelle materie prime di origine vegetale o animale che possono essere rigenerate al termine di ogni ciclo produzione/consumo entro determinati tassi di sfruttamento. Alcuni esempi di materie prime rinnovabili sono il legname, i prodotti agricoli, la carne, i tessuti di origine vegetale o animale, fonti di energia rinnovabili ecc. Le materie prime non rinnovabili sono quelle materie prime che non possono essere rigenerate al termine di ogni ciclo di produzione/consumo. Sono disponibili in quantità predeterminate ed il consumo delle materie prime non rinnovabili determina la diminuzione delle quantità disponibili. Le materie prime non rinnovabili sono composte dai metalli, dai minerali non metalliferi e dalle fonti di energia non rinnovabili.
La canapa è uno straordinario materiale costruito dalla natura nel rispetto della natura. E’ una risorsa infinita, una pianta annuale, che in soli di tre mesi e mezzo produce una biomassa quattro volte maggiore di quella prodotta dalla stessa superficie di un bosco in un anno.
La canapa è una pianta dal fusto alto e sottile, con la parte sommitale ricoperta di foglie, e può superare i 4 metri d’altezza. La parte fibrosa del fusto si chiama “tiglio” e la parte legnosa “canapolo”.
Questa può essere coltivata per due scopi principali: per la fibra o per i semi. Se si coltiva la canapa per la fibra tessile il raccolto va fatto subito dopo la fioritura, si possono ottenere fibre tessili (20%), stoppa (10%) e legno o canapolo (70%). Se invece si coltiva la canapa per i semi occorre aspettare la maturazione degli stessi, e la parte fibrosa o tiglio risulta inadatta per l’uso tessile. Una importante caratteristica della pianta di canapa è la sua produttività. E’ la pianta più produttiva in massa vegetale di tutta la zona temperata: una coltivazione della durata di tre mesi e mezzo produce una biomassa quattro volte maggiore di quella prodotta dalla stessa superficie di bosco in un anno. Oltretutto, data la sua velocissima crescita, essa sottrae la luce e soffoca tutte le altre erbe presenti sul terreno, e lo libera quindi da tutte le infestanti meglio di quanto non sappiano fare i diserbanti.
Ad oggi sono classificati la ben 25.000 prodotti che si possono ottenere a partire da una semplice pianta di canapa, tra gli usi più importanti ritroviamo:
• Carta
• Tessuti
• Bioplastica
• Biocompustibili
• Uso medicinale e cosmetico
• Uso alimentare