Materie Plastiche

Sempre più spesso sentiamo parlare di bio-plastica e di ricerche per la realizzazione di questo materiale più ecologico, e del suoi possibili impieghi in diversissimo campi, come quello alimentazione, sotto forma di capsule per il caffè per esempio; oppure shopping bag, stoviglie monouso e così via. Sono molteplici, ormai, i settori interessati a questo cambiamento e i polimeri a base Bio stanno cominciando a sfidare concretamente le plastiche tradizionali. Diversi studi dimostrano che c’è una maggiore attenzione alla sostenibilità degli imballaggi da parte sia delle aziende sia dei consumatori e questo alimenta ancor di più la domanda di mercato. Sembra che le vie per ottenere la nuova generazione di sostanze siano innumerevoli e forse si sta presentando l’opportunità di muoversi verso la soluzione dei grandi problemi di carattere ambientale.

plastica uno

La bioplastica è un tipo di materiale che può essere biodegradabile oppure che può derivare da materie prime vegetali rinnovabili. In alcuni casi, possiede entrambe le proprietà. Esistono diverse tipologie di bio-plastiche, tra cui quelle realizzate da noccioli di avocado, dalla cellulosa di canapa, da rifiuti di carne e da scarti dell’industria del legno o della produzione del biodiesel. La plastica di canapa, in particolare, è una bio-plastica realizzata a partire dalla canapa industriale o Sativa. Grazie alla cellulosa, di cui la pianta di canapa è ricca, e ad un processo di polimerizzazione si possono ottenere materiali plastici pienamente degradabili, ed utilizzabile per usi importanti come imballaggi, isolanti e così via. Esistono diverse tipologie di plastica di canapa, dalla plastica standard rinforzata con fibre di canapa, alla plastica realizzata con il 100% di canapa. Questo tipo di plasitca può essere cinque volte più rigida e 2,5 volte più forte del polipropilene (PP) in plastica, inoltre, non pone rischi per la salute e sicurezza in quanto le pareti non sono collegate e rinforzate da fibre di vetro. La realizzazione di materiale plastico a base di canapa non ha impatti ambientali in quanto totalmente biodegradabile. Tra i vantaggi inoltre ritroviamo la possibilità di ottimizzare la raccolta e la gestione dei rifiuti, e ridurre così l’impatto ambientale, apportando vantaggi significativi al ciclo produzione- consumo-smaltimento, grazie al minor consumo di petrolio e di conseguenza minor inquinamento.
Con la giusta comunicazione si potrebbe ottenere anche una maggiore accettazione da parte del consumatore, un aumento della vita utile dei prodotti confezionati. Per esempio, le stoviglie usa e getta e i contenitori monouso come gli imballaggi, hanno un enorme effetto sull’ambiente: sono difficili da riciclare se contaminati dal cibo e spesso non sono gestiti correttamente dal consumatore. Invece, se realizzati in plastica compostabile, possono essere smaltiti con i rifiuti organici e convertiti in compost.

plastica due

Plastica e compositi a base biologica sono già largamente in uso in una vasta gamma di applicazioni. I leader di questo eco-movimento plastico sono le industrie automobilistica, imballaggio e costruzione. Le stime restituiscono una cifra di circa 500.000 tonnellate all’anno di produzione di bio-plastica e mostrano una crescita a due cifre in seno all’Unione europea. È interessante notare che l’industria automobilistica è attualmente il più grande consumatore di plastica di canapa. La maggior parte delle plastiche pannelli in macchine straniere sono realizzati in plastica canapa causa della sua estrema resistenza e durevolezza.


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